Ricerche genealogiche

Spesso si è convinti che le tracce del proprio passato siano andate perdute. In realtà è possibile rintracciare molti indizi lungo il filo che ci collega alla storia. Tutta l’Italia è stata interessata al fenomeno dell’emigrazione, ma la regione che più di altre ha subito una vera e propria diaspora è stata senz’altro la Sicilia.

Mettersi alla ricerca delle proprie radici non consente solo di ricostruire nomi e date dei nostri antenati, ma rappresenta un viaggio a ritroso nei meandri della memoria laddove sono custoditi i legami con i nostri predecessori. Ritrovare luoghi, strade, abitazioni e spesso anche persone e parenti legati al proprio passato vuol dire ricostruire la propria identità sotto una nuova luce. Non è guardare ai propri avi solo come ad una parte del patrimonio genetico, ma è anche pensare a chi, con le sue scelte, ha condizionato la nostra vita attuale, un elemento chiave per capire meglio se stessi. Conoscere il passato per dare un senso più completo e vivere meglio il presente.

Fra i tanti turisti che sbarcano in Sicilia, non sono pochi coloro che vengono per visitare i luoghi da cui sono partiti gli antenati: paesi, borghi, cortili, scorci di paesaggio che probabilmente non hanno più alcun valore per noi ma che, nei racconti del loro nonno o bisnonno, avevano assunto un profilo quasi mitico, e restano perciò avvolti nel mistero e nella leggenda. Vederli fisicamente è, per molti, come un riallacciare un legame col proprio passato, un’estinzione di un debito, un dono offerto ai propri antenati oltre che a se stessi. Una grande emozione, spesso difficile da controllare, è anche quando riescono ad incontrare parenti ormai lontani, reinnestando i nuovi rami nel comune ceppo familiare. Alle spalle di tutto ciò c’è un lavoro di ricerca sul campo anche di tipo documentale svolto in archivi comunali, uffici anagrafe, vecchi registri parrocchiali etc. ricerca che svolgo con grande entusiasmo.